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Ninetta e le altre – le Marocchinate del ’44

TEATRO LA FENICE DI ARSOLI

sabato 19 marzo | ore 21:00

Compagnia Errare Persona
NINETTA E LE ALTRE-Le Marocchinate del ’44
3. ninetta e le altre sito
Sacra Rappresentazione in XIV Stazioni
Spettacolo vincitore Festival Chimere

 

 

testo e regia Damiana Leone
con Damiana Leone, Anna Mingarelli e Francesca Reina
Disegno Luci Alessandro Calabrese
Luci e Audio Luigi Ciccaglione
foto locandina Mario Scerrati
foto Gioia Onorati
con il contributo di Provincia di Frosinone

Primi anni quaranta. Tre donne in scena, Ninetta, Celeste e Maria. La vita delle tre donne è alternata da rituali identici a se stessi, arcaici e mistici: lavare i panni al fiume, lavorare i campi, avere le visioni, guarire le malattie con le preghiere, prendere il chinino contro la malaria, aspettare i loro uomini, scrivere lettere d’amore pensando ad un fronte di guerra lontano e per la loro vita assolutamente incomprensibile. Improvvisamente la guerra si sposta nel loro mondo, sulla linea Gustav, devastato dagli eserciti senza nessuna pietà, fino alla notizia della fine della guerra nel maggio del ’44. Ninetta, Maria e Celeste corrono con le corone di fiori incontro ai loro liberatori, gli alleati, perché la guerra è finita, ma verranno tutte violentate dalle truppe coloniali francesi, il più grande stupro di guerra della storia d’Italia. Da ora in poi loro saranno chiamate per sempre “Marocchinate”. Come loro ne verranno violentate ancora tante di donne nelle guerre, troppe, perché lo stupro alla donna è lo stupro alla terra.

Le marocchinate del ’44 rappresentano il più grande stupro di massa della storia d’Italia, e, insieme a quello avvenuto in Bosnia, della storia d’Europa. Non è ancora stato riconosciuto come tale. Lottiamo anche per questo con il nostro spettacolo.
Lo spettacolo è interamente in dialetto del Basso Lazio, ma rielaborato a partire dalla tradizione letteraria dei Placiti cassinensi del 900 d.c.
Lo spettacolo, che a maggio 2015 è stato a New York per il Festival In Scena, è legato ad una grande progetto di Teatro Civile (Racconta la Guerra) unico nel suo genere in quanto dedicato allo stupro di guerra, e sta diventando un docufilm.