Skip to main content

Produzioni

Un bacio a Mezzanotte

di e con Paola Sambo e Gloria Sapio Sapio, al pianoforte Silvestro Pontani – scene Robby Scodnik – costumi Andrea Stanisci – disegno luci Igor Kezele.

Prima rappresentazione: Fiuggi, Teatro Comunale, 23 otttobre 1992

E’ un’incursione nel mondo femminile delle riviste e delle pubblicità dei primi anni ’60, quando la moda imponeva i tessuti sintetici, gli abiti a sacchetto e molta lacca nei capelli; quando l’utilitaria “di grido” era la cinquecento e le serate estive erano costellate di Miss…

Lili e Marisa, due improbabili concorrenti al titolo di Donna Ideale, si cimentano in prove cruciali: trucco, cucina, servire l’aperitivo, prepararsi al matrimonio… 


Prossimo a compiere 20 anni di repliche questo spettacolo “cult” ancora richiestissimo.

 

“C’è uno spettacolo di culto, di e con Paola Sambo e Gloria Sapio, che entra di diritto tra i generi sofisticati e tascabili…un piccolo evento toccato dalla grazia dell’intelligenza e dell’ironia…”

La Repubblica

 

 

La radio a Galena

di e con PAOLA SAMBO e GLORIA SAPIO 
al pianoforte SILVESTRO PONTANI
scene ROBBY SCODNIK
costumi BARBARA ENNA
disegno luci IGOR KEZELE
arrangiamenti musicali SILVESTRO PONTANI


la voce del pioniere Generoso Gallione è di Patrick Rossi Gastaldi



prima rappresentazione: Genova, Sala Diana, 16 novembre 1994

 

Dialoghi pieni di nonsense, parodie alla Nizza e Morbelli, voci modulate e swing da Trio Lescano. Siamo nel 1930, all’alba delle prime trasmissioni radiofoniche: un apparecchio a valvole costa più di un’automobile e ai “pionieri” non rimane che ricorre alla galena.



Lili e Marisa, speakerine di regime, insieme al maestro Penuria, al mitico usignolo e assistite dai consigli del pioniere Gallione, mandano in onda la loro specialissima trasmissione.

 

“…partitura intelligente che coniuga gioco e ricerca storica, maestria canora di indubbia efficacia, mimica studiata ad hoc per ogni passaggio emotivo e drammaturgica… il ritmo e il senso complessivo di uno sguardo disincantato sul nostro ieri che, in fondo, visto da oggi, ci diverte, ci incuriosisce e forse anche ci manca…”

Il Giornale

Les soeurs lumiere

di e con Paola Sambo e Gloria Sapio  al pianoforte Cinzia Gangarella  scene Robby Scodnik  costumi  Claudia Cosenza    disegno luci Pietro Pignotta  arrangiamenti musicali Cinzia Gangarella.

prima rappresentazione: Città di Castello, Festival delle Nazioni, Teatro Vittoria 21  agosto 1995

E’ un omaggio tra l’ironico e il poetico ai classici del cinema francese. Sullo schermo, o per meglio dire, sulla scena, immerse nel fascino ingenuo e popolano di Arletty, Michèle Morgan o Simon Signoret, tre sorelle in bianco e nero: le soeurs Lumière.

Augustine, Louisette e Antoinette girano con il loro padiglione delle meraviglie: illusionismo, ombre magiche e .. il cinematografo ma, al momento della proiezione, la vecchia macchina si inceppa e il film prosegue “dal vivo”…

 

 

“…Paola Sambo e Gloria Sapio, autrici del testo, in scena insieme a Cinzia Gangarella, offrono un omaggio delizioso a l cinema e, con mola ironia, ne salutano i cento anni con un proiettore rotto che le costringe a fare teatro… Come avranno fatto le due attrici e la pianista a toccare così profondamente l’anima oscura della “ville Lumiere”?”

Il Messaggero

 

Uno spicchio di luna

di e con Paola Sambo e Gloria Sapio  
al pianoforte Silvestro Pontani  
scene Robby Scodnik
 costumi Marina Luxardo 
 disegno luci Danilo Facco 
 arrangiamenti musicali Silvestro Pontani..


prima rappresentazione: Roma, Teatro dell’Orologio, 4 aprile 1997

Nell’epoca del boom economico e del grande ottimismo, il sogno incalza e con esso la promessa di un futuro migliore dove i robots lavoreranno per noi e razzi velocissimi ci porteranno a villeggiare sulla luna (sembra così lontano ma è soltanto il 2000).



Lili e Marisa, impiegate della ditta “Fibretex – fibre nuove per tempi nuovi” partono, con il loro ineffabile capufficio, alla conquista dello spazio. 

 

“Gloria Sapio e Paola Sambo sono ormai assurte da tempo a oggetto di culto per la grazia mimetica che sanno infondere alle loro incessanti ricerche sul costume degli italiani nell’ultimo mezzo secolo…. Due muse della leggerezza italica….”

La Repubblica

 

Cosettina

di e con Paola Sambo e Gloria Sapio  
al pianoforte Silvestro Pontani  
scene Robby Scodnik
 costumi Isabella Montani 
 disegno luci Pietro Pignotta 
 arrangiamenti musicali Silvestro Pontani..


prima rappresentazione: Roma, Teatro La Comunità, 31 marzo 1998

 

Era passata da poco la mezzanotte e in giro non si vedeva anima viva. I fanali a gas mandavano una luce fioca, smorta. A un tratto un grido, un bagliore sinistro, un colpo sordo, un profilo di donna: lei, Carolina Invernizio, la signora in nero del feuilleton nostrano..

Carlona e Pinota, due avide lettrici di romanzi d’appendice, e il musico ambulante Gip, finiscono intrappolati tra le pagine di un libro ove, sdoppiati e raddoppiati in un nugolo di personaggi diversi, vivono i capitoli di una trama archetipica.

Per questo spettacolo Sapio – Sambo hanno ricevuto due segnalazioni ai Premi UBU nella categoria “premi speciali”.

“..Ridete, ridete, sono tornate:… vola leggero come una foglia, anzi come un feuilleton, il melò di Sambo e Sapio.”

L’Unità

“Le due dispettose evocatrici sono bravissime e senza dubbio in grado di proporre letture teatrali diverse dal solito, trasportate dal gusto avventuroso di trasgredire con grazia alle grigie finzioni contemporanee.”

Italia Sera

Peg e Gracie – Dos lesbos

di Terry Baum e Carolyn Mayer – traduzione di Enrico Luttmann e Gloria Sapio – adattamento e regia di Paola Sambo e Gloria Sapio, con: Paola Sambo, Gloria Sapio e il gruppo musicale “The girls in the band”, scene e costumi Isabella Montani, disegno luci Marco

prima rappresentazione: Roma, Rassegna Garofano Verde, Teatro Flaiano,  giugno 1998

Un mini musical sul mondo lesbico, con lo stesso “chic” di L.A. e la formidabile verve di Ellen.

Peg e Gracie sono una coppia di giovani donne alle prese con: uomini, figli, genitori, colleghi di lavoro, sesso e … il “coming out”. Il tutto non necessariamente in quest’ordine…

 

“Un’ottima prova interpretativa… Lo spettacolo scorre via veloce coniugando ritmi e battute..Il testo mette bene in evidenza il dramma interiore della coppia, simbolo di tante altre, facendo trionfare nel finale proprio l’amore ed anche l’arte drammaturgica, grazie alla splendida prova di Paola Sambo e Gloria Sapio”

Il giornale

 

Piccole donne

di e con Paola Sambo e Gloria Sapio  
al pianoforte Silvestro Pontani  
scene Robby Scodnik
 costumi Isabella Montani 
 disegno luci Pietro Pignotta 
 arrangiamenti musicali Silvestro Pontani..


prima rappresentazione: Magliano Sabina, Teatro Manlio, 19 marzo 2000 

E’ un viaggio nell’animo femminile, un percorso che tocca le ragioni del sentimento e della coscienza, che incontra spiriti e diavoli, poesie scritte sulla carta del pane, ritratti in miniatura e patate da spellare. Lo spunto è l’omonimo romanzo della Alcott, il tessuto del racconto si ispira alle toccanti pagine familiari delle sorelle Bronte.

Kathy e Jane, fanciulle vittoriane, e l’amatissimo fratello Pat  cercano, attraverso la letteratura, di abbattere i muri della loro cucina per salpare verso la libertà.

“Piccole donne come lo siamo state tutte, e come continuiamo ad esserlo. Pigole donne come Paola Sambo e Gloria Sapio… Una giostra teatrale in cui gli attori agiscono e parlano come in un sogno – perché è un sogno quello che vi si rappresenta- lasciando aperti dubbi, spunti e considerazioni che ogni persona – e in questo caso ogni donna – dovrebbe fare sulla propria esperienza.”

Il Piccolo

 

Barblu

di e con Paola Sambo e Gloria Sapio  
al pianoforte Silvestro Pontani  
scene Robby Scodnik
 costumi Isabella Montani 
 disegno luci Carlo Oriani
 arrangiamenti  Silvestro Pontani..


prima rappresentazione: Roma, Teatro Due, marzo 2002

Nella penombra blu del Barblù, ascoltando un vecchio blues, si delineano figure abituali o di passaggio mentre nello shaker si miscelano ritmi e sapori. Citazioni letterarie e manuali dei Perfetti Baristi concorrono a creare, in libera associazione, questo divertito omaggio a chi dal bar e dal bere si è lasciato sedurre e ne ha fatto il centro della propria ispirazione.



Bariste e cuochi alla moda, un cliente detto il Bartali, maniaci del caffè, signore alcolizzate, scarafaggi e topi (ospiti sgraditi di tutti i bar), a turno sorseggiano seduti al bancone…. 

”…Paola Sambo e Gloria Sapio riprendono l’ormai decennale sodalizio di due artiste straordinariamente affiatate che sulla scena recitano, cantano e ballano sul filo di un teatro artigianale di cui sono insieme autrici e interpreti… La scena più suggerita che delineata da Robby Scodnik attraverso suggestioni di luci e di ombre… da incubi notturni a spumeggianti giosità da fine anno… Uno spettacolo ricco di inventiva con precisione di attacchi che gradevolmente intreccia a levità alla simpatia”

 

Il piano ha bevuto

di e con Paola Sambo e Gloria Sapio e  Silvestro Pontani  
scene Robby Scodnik
 costumi Isabella Montani 
 disegno luci Carlo Oriani
 arrangiamenti  Silvestro Pontani..


prima rappresentazione: Roma, Fontanone Estate, luglio 2002

Uno spettacolo frizzante, naturalmente alcolico, da degustare in allegria, complici le bollicine di una coppa offerta al pubblico, con lo scherzoso pretesto di un brindisi di capodanno. Un recitar cantando per tre voci e pianoforte, in un rigoroso, essenziale bianco e nero.



Uno stanco pianista di piano bar, pronto per l’ennesima serata di routine, si imbatte in un vecchio pianoforte ubriacone conosciuto anni prima in una bettola di Minneapolis.

“… frizzante, ironico, a tratti dissacrante. Il piano ha bevuto non ha tradito le attese del numerosissimo pubblico presente..”

Il Piccolo 

“Spiritose, intriganti, lievi più che mai…. Una piece raffinata, un ricco bouquet di canzoni arrangiate ed eseguite in modo impeccabile..”

Il Giornale

 

Come un varietà

di Pornaro, Sala, Sambo, Sapio

con Paola Sambo, Gloria Sapio, Maurizio Repetto, Viola Pornaro, Francesco Sala, Stefano Eros-Macchi. Regia di Francesco Sala

Prima rappresentazione: Todi, Todi Festival, luglio 2004

 

Un omaggio ironico, malinconico e divertito a un mondo scomparso, quello dell’avanspettacolo, così come ci arriva dalle locandine logore, le foto sbiadite e i rari filmati di repertorio. La piuma, il puntino e la fame atavica dei comici, sgomenti nel vedersi surclassati da film di serie b ma dove, tutto sommato, le scene non sono dipinte sul cartone, le vedette hanno corpi meno sfatti e i paradisi esotici sanno meno di raccogliticcio.

Una compagnia di ventura, forse l’ultima esistente, si esibisce su un palcoscenico vuoto. Le parole che risuonano tra le vecchie mura sono quelle di Wanda, Peppino, Beniamino, Rosalia e tanti altri che hanno indefessamente calcato le scene per mezzo secolo. In agguato la fame, la vecchiaia, l’oblio.

 

Tango Tingel  – operino buffa sul (non) andare a teatro

Di e con Gloria Sapio e Maurizio Repetto al pianoforte Silvestro Pontani., canzoni originali di Pontani, Repetto, Sapio.

Prima rappresentazione: Roma, Teatro dell’Orologio, 1 marzo 2005

La misera gabbia teatrale si sgretola, del resto, a cosa serve se non dà più nemmeno da mangiare?
Lo spettacolo è un omaggio allo spirito arguto, asciutto, poetico e paradossale del clown Valentin, e di tutti quelli come lui. 


In una balera di periferia, quasi la parodia di un night, tre personaggi stanchi, snervati e vessati – un presentatore, un pianista e, naturalmente, la cantante – cercano di portare avanti una serata. Si tratta, per la sopravvivenza, di arrivare fino all’orario di chiusura, e, con la complicità estorta a una manciata di spettatori recalcitranti, di compilare il borderò.

“La ricetta è ben riuscita e restituisce con brio i sapori di un musical da camera dove sono i retrogusti stridenti ad essere esaltati: pianto e riso, demenzialità e ponderatezza, modernità e nostalgie, note gravi e toni leggeri si alternano come fossimo in un piacevole carrozzone delle meraviglie…”

Il giornale

 

Lascia un commento